venerdì 24 ottobre 2008

LA FAMIGLIA DI GESU' SIAMO NOI



Dal vangelo di Marco cap. 3, 31-35


"Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. Tutto attorno era seduta la folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre».


Gesù ci fa capire che essere famiglia vuol dire unire la propria volontà a quella degli altri componenti. Ognuno di noi non può vivere nel proprio mondo senza uniformarsi a quella che è la "regola" di vita del gruppo a cui appartiene: un figlio non può prescindere dalla volontà paterna, ma, se vuole vivere con rettitudine, deve ascoltare gli insegnamenti di essa.


Certo, la società moderna ha portato la cosiddetta " contestazione giovanile", ma con quale risultato? Caos e difficoltà comunicative sia in famiglia che fuori, insofferenza per tutto ciò che è " legge", " disciplina", "autorità", fino a sfiorare in alcuni casi l'anarchia morale e civile.


Gesù ci dice che solo amando Dio con il cuore purificato dai tanti dubbi, ansie del mondo possiamo sconfiggere il male. Noi come figli apparteniamo al nostro Padre celeste e da Lui siamo amati pur coi nostri errori e coi nostri peccati. Amare Dio significa fare la Sua volontà come figli ubbidienti e sicuri di essere esauditi nelle preghiere perchè cerchiamo di fare del Vangelo il nostro specchio di vita.


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